4Novembre, a Precotto è stato celebrato il giorno che ha chiuso la Grande Guerra. La manifestazione si è svolta nel ricordo di tutte le vite umane che le due guerre mondiali hanno spezzato: i soldati appartenenti al Comune di Gorla-Precotto morti durante la Prima e la Seconda guerra mondiale, il bombardamento del 20 ottobre 1944 della scuola di Gorla in cui persero la vita, tra scolari e adulti, insegnanti e bidelli 203 persone. Anche Precotto diede il suo contributo al martirio: una bomba cadde infatti anche sulla scuola di Precotto ma tutti gli scolari si sono salvati grazie al viceparroco don Carlo Porro e dai volontari del quartiere che aprirono un varco tra le macerie.
Tuttavia, morirono 3 persone: un genitore accorso in aiuto alla figlia scolara e due bidelli.

Quest’anno ricorre proprio l’80° anniversario della strage, perciò la cerimonia è stata particolarmente sentita e partecipata da tutte le associazioni del quartiere: il Comitato di Quartiere Precotto, come organizzatore e poi Associazione Gorla Domani, Circolo Acli Gorla, Associazione Villa San Giovanni, RGP Precotto, Sei di Precotto…, Gruppo Alpini di Crescenzago, l’Ass. Genitori Attivi della Scuola I. Calvino, la Cooperativa S. Filippo Neri, il Rotary Club Milano Precotto San Michele Arcangelo, gli Amici dell’Associazione Noi di Zona 2. Ognuno con la propria bandiera e gonfalone. Soprattutto hanno partecipato gli alunni della Quinta Elementare della Scuola Carnovali, che hanno letto toccanti pensieri sulla pace e hanno elevato una canzone collettiva, particolarmente apprezzata dai presenti, invitando tutto il mondo a diventare “umano”. Gli studenti della Scuola Italo Calvino hanno esposto cartelloni con ricerche e lavori sul bombardamento del 20 ottobre. Fra le autorità erano presenti l’assessore alle Risorse Finanziarie e Patrimoniali Emmanuel Conte e il presidente del Municipio 2 Simone Locatelli.
Qualche centinaio di cittadini hanno assistito alla celebrazione della santa messa celebrata dal parroco don Ambrogio Pigliafreddi.
Fra gli appelli evocati dagli oratori: Costruire la pace. “Tacciano le armi. La guerra è sempre una sconfitta ignobile. Offesa verso Dio e verso l’umanità”. Citazione da papa Francesco. “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, art 11 della Costituzione Italiana.
