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“Milano, il patrimonio dimenticato”, I e II volume
Borghi ducali, antiche cascine, arte, storie
Roberto Schena
Magenes Editoriale
2020
In questi due volumi, l’Autore ci racconta numerose storie, solo apparentemente marginali, relative ai borghi, da cui però nascono conseguenze o deduzioni che hanno coinvolto la città intera. Intingendo la penna nella sua inconfondibile vis polemica, egli ci racconta storie non ufficiali, magari leggendarie, di cui siamo autorizzati a dubitare, se le prove raccolte non ci convinceranno, ma che ci pongono l’eterno dilemma: la storia è sempre scritta solo dai vincitori?
In controluce, da questi racconti esce anche una Milano in cui i borghi foranei (un tempo esterni, ora integrati) rivestivano particolare interesse politico, oltre che culturale e artistico: questo rilancia il problema del decentramento ai nostri giorni. In effetti, pare che l’autore racconti il passato per narrarci il presente, tanto il suo linguaggio è sferzante.
I due volumi sono divisi in aree a partire dai borghi ducali e a seconda dell’influenza sociale e religiosa ivi esercitata: umiliati, cistercensi e certosini (che possedevano nei secoli andati gran parte delle terre in questione), poi ville, corsi d’acqua e chiese. Borghi citati nel primo volume: Assiano, Garegnano, Chiaravalle. Macconago, Ronchetto sul naviglio, Monluè, con le fotografie di Andrea Cherchi. Nel secondo volume: Morivione, Selvanesco, Macconago, Corpi Santi, Porta Nuova, Bovisa, Santa Maria al Fonteggio, Lorenteggio e altri ancora.