La cinquecenteca Cascina Gandina si trova lungo la via Campazzino, nel Parco Agricolo Sud. E’ una delle più belle, possiede cose preziose da salvare, ma è disabitata da 20 anni e non gode di alcuna tutela. ABM ha chiesto alla Soprintendenza di intervenire al più presto perché in teoria potrebbe essere abbattuta in qualsiasi momento per costruirci sopra quello che si vuole. Molto difficile riuscire a entrare per verificare lo stato dei beni notevoli, si spera solo che in tutti questi anni di abbandono non siano stati depredati, com’è accaduto regolarmente a tante realtà
di Riccardo Tammaro, fotografie di Michele Addavide
Via Campazzino, nel cuore del Parco Sud, area Corpi Santi, è una importante strada storico-rurale che offre numerose diramazioni verso varie cascine. Qui trattiamo di una di queste, la cascina Gandina. Va detto subito che se la passeggiata fosse stata fatta circa 40 anni fa il panorama sarebbe stato ben diverso, non tanto per la presenza sull’orizzonte di nuovi edifici, peraltro molto limitata (ci troviamo nel territorio del Parco Agricolo Sud Milano) quanto per lo stato di conservazione della cascina di cui andrò a parlare, uno stato simile alle altre vicino.
Al civico 48 della via Campazzino ci troviamo davanti alla Cascina Gandina, citata già dall’importantissima carta del Claricio di inizio 1600. La cascina è in stato di abbandono da diversi anni, prima ancora che l’ultimo proprietario facesse richiesta alla Provincia di realizzare 22 unità abitative nella cascina stessa (il parere era necessario in quanto la cascina è inserita nel territorio del Parco Agricolo Sud Milano). La richiesta fu accolta a patto che il richiedente presentasse un progetto di inserimento ambientale dell’intervento che contemplasse la piantumazione delle aree a verde e del parcheggio con essenze autoctone, lasciasse nella facciata del lato est le aperture nel graticciato a mattoni pieni e si dotasse di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il proprietario è però deceduto e ora la cascina è in totale abbandono, lasciata al degrado; potrebbe essere messa in vendita, o anche demolita data l’assenza di qualsiasi vincolo di tutela.
L’edificio principale della cascina è preceduto sulla sinistra da un paio di fabbricati a uso magazzino e abitazione; la sua facciata ha un ingresso ad arcata e due antiche insegne recanti il nome di fianco allo stesso; sulla sinistra si allunga con alcuni balconcini che collegano ai due citati fabbricati, mentre sulla destra si estende un andito rurale, stalla o fienile.
Una volta entrati, ci si affaccia su una corte a tre lati ormai in abbandono; all’interno dell’abitazione, che fino al 2001 era affittata ad un’anziana signora, si trova un camino cinquecentesco di grande valore, come omai ne sono rimasti pochissimi.