SOMMARIO Il progetto prevede di prolungare il capolinea fino allo IEO (Istituto oncologico europeo), di fatto abbattendo circa 150 alberi, tra l’altro sistemati da poco. Per evitare un simile proposito, chiaramente frettoloso, l’Associazione Antichi Borghi Milanesi, ABM, propone due alternative: o di far passare il nuovo tracciato alle spalle dello IEO, oppure di utilizzare allo scopo le due piste ciclabili esistenti ai lati, ricostruendole al centro del parterre sotto gli alberi
– A NATALE CAPELLESE, Presidente Municipio 5
– Agli Assessori e a tutti i Consiglieri del Municipio 5
– A MATTIA CUGINI assessore Urbanistica Municipio 5
– A GIANCARLO TANCREDI assessore Rigenerazione Urbana
– A GAIA ROMANI assessora al Decentramento
– Ad ARIANNA CENSI assessora alla Mobilità
– A ELENA GRANDI assessore Verde e Ambiente.
– Alla Soprintendenza
– Allo IEO, direzione
– Al Direttore Parco Agricolo Sud Milano
– Alla Fondazione Del Vecchio
– Alle testate giornalsitiche di Milano
– Alla cittadinanza di Milano
Gentili Signori,
secondo notizie diffuse dal sito web comune.milano.it, è stato approvato il Progetto di fattibilità tecnico-economica per il prolungamento della linea tranviaria 24 fino allo IEO e, de facto, all’antico borgo monumentale di Macconago al costo previsto di 25,82 milioni di euro attinti dal fondo Pnrr.
Il tracciato tranviario si inserisce lungo via Ripamonti (indicato in rosso nella cartina allegata), in sede protetta al centro strada. Nel primo tratto, sprovvisto di parterre centrale, sarà necessario ricrearne uno apposito per accogliere la tranvia e garantire la protezione della sede. Nel secondo tratto, la tranvia si collocherà nel parterre esistente attualmente alberato, attraversando tutte e quattro le intersezioni, da regolare con semafori.
tale soluzione presenta aspetti problematici di cui è necessario tenere conto:
1. Il progetto così come comunicato non specifica se gli alberi di via Ripamonti saranno eliminati o se eventualmente vi sarà una loro sostituzione e con quali essenze. Inoltre, non risulta vi sia stata alcuna presa in esame o valutazione o approvazione da parte del Municipio 5.
2. A nostro avviso, il prolungamento del tram comporterà, in tutta evidenza, la distruzione dello spartitraffico alberato in via Ripamonti, causato dalla posa dei binari e delle linee aeree. Si tratta di circa centocinquanta alberi, gli unici presenti nell’area, collocati ormai già da tre o quattro anni e che hanno cominciato ad attecchire e prosperare. Dispendio di risorse a parte, si tratta di un piccolo polmone urbano situato lungo un’arteria stradale molto trafficata, che fa da schermo allo IEO: andrebbe rinforzato, non eliminato.
3. Qualora fosse realizzato in futuro il progetto di prolungare ulteriormente la linea 24 almeno fino alla casa di reclusione di Opera, poiché anche di questo si parla, il numero di alberi da eliminare raddoppierebbe. Sia la casa di reclusione, sia lo IEO difettano completamente della presenza di alberature.
4. I progetti di allargamento dello IEO attualmente non prevedono la messa a dimora di un parco alberi, nemmeno minimo, nei dintorni dell’istituto. Come onere di urbanizzazione, lo IEO è stato finora invitato a collocare nuove essenze nell’area del parco del Ticinello, ossia dove è già presente un alto numero di piante ultradecennali, e non dove servono ad attutire l’impatto ambientale in loco, non di poco conto, in specie con la realizzazione di IEO 3.
5. La maggior parte degli utenti IEO arriva da fuori città e da altre parti del Paese e anche dall’estero. Può essere più utile dare avvio ai lavori di ristrutturazione o rigenerazione dei cascinali esistenti nell’attiguo borgo antico di Macconago, uno dei più belli e tradizionali di Milano, un vero peccato vederli decadere nell’indifferenza. Essi potrebbero offrire alloggio e sistemazione a favore dei parenti dei ricoverati. Purtroppo, i lavori di ristrutturazione parziale previsti dalla Fondazione Del Vecchio sono fermi da tempo senza che se ne sappia più nulla.
6. I tram del nuovo capolinea sosterebbero davanti all’antico borgo di Macconago, attualmente disabitato e in degrado. L’insensatezza di una simile prospettiva è evidente. Potrebbe essere più utile dare avvio a un progetto di recupero che rendesse presentabile l’intera area legata allo storico maniero visconteo, l’altro castello medievale autentico di Milano e al secentesco oratorio di San Carlo, versante in grave stato. Macconago va salvaguardato per quello che è: un’area monumentale, un dato di fatto che tutti progetti sembrano ignorare.
7. L’Associazione ABM prega l’Amministrazione comunale e il Municipio 5 di studiare le possibilità di un tracciato alternativo per il tram 24, a lato o ai due lati della via Ripamonti, dove sembra esserci spazio idoneo per far passare il mezzo pubblico. Lo spazio per la ciclabilità potrebbe essere rifatto nel parterre centrale, peraltro senza togliere un solo albero. In alternativa, si potrebbe sfruttare la stradina utilizzata anni fa per giungere a Macconago e sita alle spalle dello IEO (indicata in giallo nella cartina allegata). Tale soluzione consentirebbe di evitare la collocazione di almeno tre semafori. Questo, naturalmente, nel caso in cui il tram si debba fermare definitivamente a Macconago.
8. Attualmente, l’area non è sprovvista di autobus: sono presenti la linea 99 direzione Noverasco e la linea 222 (extra urbana) per Pieve Emanuele. La prima passa ogni quarto d’ora (30 minuti il sabato e la domenica) con partenza dal Vigentino e fermate allo IEO, Quintosole, casa di reclusione di Opera e Noverasco. Tuttavia, poiché è ancora allo studio l’ipotesi di un collegamento con la futura M6 lungo la via Ripamonti, prima di dare l’avvio ai lavori di prolungamento del tram 24, sarebbe saggio attendere di sapere quale sarà il nuovo tracciato.
9. L’eventuale aumento dei passeggeri con l’allargamento dello IEO non dovrebbe essere dato per scontato. Meriterebbe uno studio specifico per comprendere se vi sarebbe un aumento della fruizione tale da giustificare la ragguardevole spesa degli oltre 28 milioni di Euro previsti per un allungamento dei binari del tram con il conseguente abbattimento di decine e decine di alberi, gli unici esistenti.
Per le ragioni esposte ABM chiede una revisione del progetto riguardante l’allungamento della linea tranviaria 24 e, più in generale, una valutazione unitaria e complessiva di tutti gli aspetti sopra menzionati.