Il Municipio 5 pubblica, con il supporto di ABM, l’associazione Antichi borghi milanesi, un libro di memorie fotografiche raccolte da Michele Addavide nel corso della sua lunga vita nei tre vecchi comuni di Castellazzo, Morivione e Vigentino, seguendone il racconto e il destino, a volte la scomparsa. Il libro contiene anche la bellissima mappa, totalmente inedita, disegnata nel 1710 riguardo la ripartizione delle proprietà nell’area Castellazzo-Selvanesco, di pertinenza di due monasteri vicini. E’ l’unica immagine che abbiamo dell’antica località gerolamina, oggi quasi cancellata dalla memoria collettiva
Parecchi cittadini del municipio 5 non sanno che, da un punto di vista strettamente storico-artistico, vivono nel più importante municipio di Milano fuori dalle Mura spagnole. Tale “primato” grazie ai tesori sparsi in due ex comuni, Vigentino e Chiaravalle, aggregati a Milano nel 1923. Inoltre, nel territorio del Municipio 5 ci sono borghi, cascine e spazi agricoli conservati meglio rispetto ad altre parti di Milano. Vigentino e Chiaravalle godono ampi paesaggi rurali, certo con diversi problemi di degrado, ma la leggibilità storica dell’ambiente è ancora abbastanza intatta.
Un libro di fotografie non professionali, raccolte nei decenni, propone una visione diversa della città e dei suoi quartieri in tre borghi antichi del Municipio: Morivione, Castellazzo e Vigentino. Il ritrovamento di una bellissima mappa teresiana, pubblicata dal libro, completa il quadro. La pubblicazione è curata dal Municipio 5 in collaborazione con l’associazione Antichi Borghi di Milano, ABM, mentre la ripresa delle immagini si deve al corso di una vita, quella dell’85enne Michele Addavide, associato ABM, residente in area da sempre.
«Nel 2023 – scrive nell’introduzione Natale Carapellese, presidente del Municipio 5 – in occasione del 100° anniversario dell’unificazione degli 11 Comuni a Milano e del 150° dei Corpi Santi, come Municipio 5 e con l’Associazione Antichi Borghi Milanesi, abbiamo deciso di produrre un piccolo testo con immagini che ripercorrono e identificano i luoghi “storici” ancora visibili di questi tre borghi, occasione di riflessione storica che può aiutarci a indagare sull’identità della Milano di oggi, anche per capire insieme come vogliamo che sia quella futura».
Michele Addavide, autore di questo libro di fotografie, nel corso della sua lunga vita, ha svolto il lavoro dello storico “per immagini” raccogliendo e documentando la storia del territorio, strappandola dall’oblio, dall’anonimato: se i toponimi di Vigentino e Morivione dicono ancora qualcosa, chi si ricordava più di Castellazzo? Anche gli ultimi due furono dei comuni: Morivione fu aggregato ai Corpi Santi quando si costituì il comune nel 1782, Castellazzo nel 1757 al comune del Vigentino. Tutti, a loro volta, aggregati nel 1923 a Milano con Chiaravalle e un’altra decina di comuni. Castellazzo, in particolare, non è più nemmeno citato dalle mappe del XX secolo (nanche per Googlemap esiste) e invece è stato sede per secoli di uno dei più importanti monasteri di Milano,di cui proprio qui in questo libro è riprodotto il disegno realizzato da chi ha redatto la mappa agli inizi del XVIII secolo, trovata da Danilo Bertoni all’Archivio di Stato. È una mappa redatta indipendentemente dal Catasto, per ragioni di gestione delle acque tra Podere di Castellazzo e Podere di Selvanesco, allora di proprietà della Certosa di Pavia. Per la prima volta, grazie a questa pubblicazione si può vedere l’aspetto del monastero, così importante per la storia di Milano, abbattuto nel XIX secolo.
Ecco perché il titolo, scelto da Addavide, “Prima che tutto si perda”. Prima che l’edilizia contemporanea stravolga ogni angolo. Ne va della nostra civiltà, quella che abbiamo sotto casa. Il Vigentino nella chiesa dell’Assunta è di fatto un piccolo museo barocco fra i più importanti della città, mentre l’oratorio di Morivione, dove passa uno del canali dimenticati di Milano, il più antico, la Vettabbia, è sede di un’importante opera d’arte ancora da scoprire.