SOMMARIO Ecco com’erano, dov’erano e come sono oggi le sedi municipali degli 11 Comuni aggregati a Milano nel 1923. In genere erano edifici piccoli e modesti, meramente funzionali, ma diversi sono esteticamente validi, come Musocco, forse il più bello anche perché collocato in una piazza davvero monumentale, ma si difendono bene anche Chiaravalle, Trenno (ambedue graziose palazzine liberty) e Gorla-Precotto che con la sede di Crescenzago sono i più pittoreschi perché affacciati sul naviglio Martesana. I municipi di tre ex Comuni purtroppo non esistono più, ma siamo andati a vedere dov’erano e che cosa c’è oggi al loro posto.
di Giorgio Uberti
Volete fare un giro di Milano per scoprire le sedi degli undici comuni soppressi nel 1923? Nessun problema. Con l’aiuto di Google Maps abbiamo raccolto le fotografie qui pubblicate.
Sono luoghi familiari, molti sicuramente li riconosceranno, meritano di essere resi riconoscibili tra le architetture urbane di questi centri storici. E il bello è che sono ancora quasi tutti edifici di proprietà comunale. Andrebbero appositamente indicati con un cartello di segnalazione e tutelati perché rappresentativi della storia della Grande Milano.
Alcune palazzine comunali si sono conservate benissimo come a Baggio, Trenno, Musocco, Crescenzago e Chiaravalle Milanese. Altre sono state rimaneggiate, ma alcuni dei loro tratti emergono in maniera più o meno evidente, come a Niguarda, Greco Milanese e Gorla-Precotto. In linea di massima si tratta di pregevoli strutture edificate a cavallo tra Ottocento e Novecento, in stili e con volumi molto diversi tra loro e oggi riutilizzate con funzione pubblica (associazioni, educazione o sicurezza). Purtroppo, non tutte le sedi comunali esistono più, alcune sono andate completamente perdute, come ad Affori, Lambrate e Vigentino.
Il nostro tour parte da Baggio. La palazzina comunale esiste ancora e si trova in Piazza Stovani, 7! Oggi è sede della locale Croce Verde, una ceramica artistica ricorda la secolare storia di questa istituzione assistenziale.
Proseguiamo con Trenno. Anche qui la palazzina comunale esiste ancora e si trova in Via Novara, 228! Oggi è un complesso residenziale pubblico, con ristorante annesso. Al cancello troviamo un antico cippo su cui è inciso: “A Milano chilometri 5”.
Ci rechiamo ora a Musocco. La palazzina comunale, forse la più imponente tra quelle qui menzionate, esiste ancora e si affaccia su Piazzale Santorre di Santarosa, 10! Come per Baggio, oggi è sede della locale Croce Verde.
Spostiamoci ora a oriente, verso Affori. Qui purtroppo la palazzina comunale non esiste più. Si trovava in Piazza Santa Giustina all’angolo con Viale Affori. È rimasta danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e quindi demolita, al suo posto di trova un complesso condominiale.
Proseguiamo il giro in senso orario e arriviamo a Niguarda. La palazzina comunale ha subito dei rimaneggiamenti nel Dopoguerra e una parziale demolizione in anni recenti ma il complesso è ancora identificabile in Via Gian Battista Passerini all’angolo con Via Paulucci di Calboli Fulceri. Qui si trova l’anagrafe, la biblioteca e il Comando della Polizia Locale. A poca distanza, da non perdere, la lapide dedicata ai 20 Martiri della Liberazione di Niguarda.
Siamo così arrivati a Greco Milanese. Anche in questo caso la palazzina comunale ha subito dei rimaneggiamenti, essendo stata in parte abbattuta e inglobata nella Scuola Primaria “Gianni Rodari” di Via Bottelli all’angolo con via Emilio de Marchi.
Scavalchiamo la ferrovia e giungiamo a Gorla-Precotto. La palazzina comunale, nota come Villa Singer, è stata rimaneggiata ma è ancora visibile nell’attuale Piazza Piccoli Martiri, 2. Testimone di una delle vicende più drammatiche della Seconda Guerra Mondiale è divenuta un albergo e poi è stata acquistata da Arturo Monti e restaurata nel 1992 da Marco Arosio.
Ancora un passo verso oriente e siamo a Crescenzago. La palazzina comunale esiste ancora e si trova in Piazza Costantino o Via Privata Amalfi, 3! L’edificio si affaccia sul Naviglio Martesana ed è sede di alcune associazioni locali come la banda musicale locale, Legambiente e l’ANPI. Una lapide qui apposta conserva la memoria dei caduti per la Libertà. L’edificio purtroppo è stato venduto a una banca e, sempre purtroppo, nonostante il parere contrario dei cittadini di Crescenzago, sta per essere sottratto alla funzione pubblica, leggete QUI l’articolo.
Iniziando a scendere verso sud incontriamo Lambrate. La palazzina comunale non esiste più. Al suo posto si trova il Giardino don Elia Mandelli di Via Conte Rosso, 12.
Nell’angolo sudorientale incontriamo Chiaravalle Milanese. La palazzina comunale esiste ancora e si trova in Via San Bernardo, 19! Oggi è sede dell’Asilo Comunale e del Circolo ARCI Pessina. L’edificio è stato sottoposto a vincolo diretto con Decreto emesso in data 11 luglio 2022.
Chiudiamo il nostro tour a Vigentino. La palazzina comunale non esiste più. Si trovava in Via Noto, 2 ed era affacciata su Via Ripamonti. Oggi al suo posto si trova il locale Comando dei Carabinieri.
Ognuno di questi comuni è frutto di precedenti aggregazioni, modifiche territoriali o cambi di denominazione. I Comuni menzionati qui sono esclusivamente quelli coinvolti nel Regio Decreto 2 settembre 1923. La sede comunale citata si riferisce a questa data. L’articolo resta aperto ad ogni aggiunta o modifica si renda importante.
Per la scrittura di questo contributo devo ringraziare l’Associazione Borghi Milanesi, in particolare: Christian Iosa (Affori), Pietro Esposito (Niguarda e Greco Milanese), Ferdinando Scala (Crescenzago e Gorla-Precotto), Margherita Cerri, Andrea L’Erario, Marco Mazzei, Riccardo Tammaro (Chiaravalle Milanese), Claudio Salsi (per l’indicazione del fondo Ornato Fabbriche al Castello Sforzesco). G. U.