SOMMARIO L’ex municipio di Crescenzago messo in vendita dalla giunta Moratti, torna definitivamente disponibile per i cittadini. L’edificio è un vero e proprio monumento storico, risalente al 1880. Una grande vittoria della mobilitazione che chiedeva restasse in uso alle associazioni e al Municipio 2. Milano così si riappropria di questo e altri 40 immobili riuniti nei Fondi immobiliari Comune di Milano I e II, nati tra il 2008 e il 2010. Ora, alcuni di questi, probabilmente quelli fuori Milano, saranno venduti mentre per il resto si punterà a restituire alla città gli spazi riacquisiti
da Repubblica, l’articolo di Federica Venni

Il Comune si è ripreso una quarantina di immobili e aree dentro e fuori Milano per un valore di 40 milioni di euro: il pacchetto comprende anche 257 alloggi, di cui 109 vuoti, che tornano di proprietà del Demanio. Un grande palazzone in piazza Santa Maria del Suffragio, una villa a Recco, in Liguria, due immobili a Cesenatico e a Sondalo che venivano utilizzati come colonie estive, un edificio in via Adriano 2 (l’ex municipio di Crescenzago, appunto) e uno in via Lanzone 47 sono alcuni dei pezzi forti dell’asset dei due Fondi in liquidazione.
E proprio il bel palazzotto affacciato sul Naviglio Martesana, sede del Municipio di Crescenzago prima dell’annessione del borgo nel 1923, sarà il primo sul quale il Comune si concentrerà. Sono anni che il Municipio 2, insieme a diverse associazioni di zona e all’Anpi che hanno costruito il progetto “Casa Crescenzago” e che hanno fatto ricorso al Tar contro diverse ipotesi di vendita, chiede che la costruzione dei primi del Novecento, vincolata, torni sotto l’egida comunale per farne un fiore all’occhiello di cultura e socialità per il quartiere. Oggi solo il piano terra è occupato ed è una sede dell’Anpi, della Banda di Crescenzago e di Legambiente.
Ora Palazzo Marino dovrà decidere come muoversi per riqualificarlo, viste le condizioni, ed eventualmente metterlo a bando per affidarlo ad associazioni di natura culturale e sociale. “Il suo rilancio — ha spiegato l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte — avverrà attraverso un percorso di partecipazione con il Municipio 2 e le sue associazioni, nel rispetto del valore storico e culturale del luogo”. L’obiettivo, ha aggiunto, rientra in “un’idea di città pubblica tesa alla rigenerazione civile di luoghi e spazi, affidati a realtà vive e inclusive”.
Il presidente del Municipio 2 Simone Locatelli, che ha ricordato come il quartiere si stia battendo da 17 anni per riavere il suo pezzo di storia, ha annunciato la costruzione di “un percorso di valorizzazione sociale con il territorio”. Festeggia Giuseppe Natale, il presidente della sezione Anpi: “Per noi una bella vittoria, ora mi auguro si apra un dialogo con Palazzo Marino”.
vedi anche: